Pagine

venerdì 22 maggio 2015

L'USL 14 POTENZIA IL SERVIZIO DI DERMATOLOGIA - 40 CASI DI MELANOMA ALL'ANNO

a sinistra il direttore sanitario della Ulss 14 Luca Sbrogiò, a seguire due volontari della Lilt e le infermiere del Poliambulatorio 

Quaranta casi di melanoma all’anno: l'Ulss 14 potenzia il servizio di Dermatologia e sensibilizza i cittadini alla prevenzione e all’attenzione ai comportamenti corretti Quaranta casi di melanoma all'anno. Con l’estate alle porte, l’Ulss 14 ha potenziato il servizio di Dermatologia per rispondere più efficacemente ai bisogni degli utenti che, dal mese di giugno, aumentano di numero per l’aggiungersi dei vacanzieri. Un dermatologo in più, quindi, sarà presente nell’Ospedale di Chioggia dal primo di giugno fino a fine settembre. Intanto, qui a maggio, mese per la prevenzione del melanoma, l’Ulss ha collaborato con l’associazione Lilt – Lega italiana per la lotta contro i tumori - per la realizzazione di due giornate in Ospedale (una domenica prossima 24 maggio e l’altra domenica 28 giugno), in cui i medici della Clinica Dermatologica dell’Università di Padova visiteranno gratuitamente circa 300 persone (già prenotate dall’associazione nei giorni scorsi). “In questa Ulss – ha spiegato il primario di Chirurgia Salvatore Ramuscello – l’incidenza del Melanoma, escludendo le altre neoplasie della cute, registra circa 40 nuovi casi l’anno. Si tratta di un dato preoccupante sia perché rispetto alla popolazione generale il numero è elevato (chirurgicamente viene asportato il melanoma e i linfonodi colpiti) sia perché colpisce soprattutto un settore della popolazione più giovane”. Il melanoma costituisce il 4% dei tumori della pelle ma è responsabile dell’80% dei decessi per cancro della cute. Un paziente su cinque sviluppa la forma aggressiva e avanzata della malattia. Come per tutti i tumori, la prevenzione rimane l’arma più significativa per contrastarlo: si consiglia un controllo clinico della cute almeno una volta ogni due anni; di evitare, soprattutto per i bambini, scottature o esposizioni prolungate e violente dei nevi cutanei ai raggi solari, in particolare nelle ore centrali della giornata. Cercando di utilizzare creme solari ad alta protezione che per essere efficaci devono essere applicate più volte nella giornata, essere resistenti all’acqua ed alla traspirazione e contenere filtri per raggi UVA e UVB. "E' buona regola tenere sotto controllo i nei - ha ricordato il direttore sanitario Luca Sbrogiò - soprattutto quelli marroncini e poco rilevati, che sono i nei melanociatri e possono sempre aumentare di dimensione e numero. Seguire sempre la regola dell’ABCDE, dove A sta per asimmetria, B per bordi, C per colore, D per dimensione e E per età o evolutività. Se c’è un rapido aumento delle dimensioni, l’accentuarsi o l’estendersi della pigmentazione, il sanguinamento o l’ulcerazione spontanea di un neo, c’è pericolo che il neo si trasformi melanoma. In questi casi è bene rivolgersi subito ad uno specialista dermatologo". “A fianco dei classici tumori (mammella, colon, collo dell’utero) – ha confermato il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – si staglia con prepotenza, in questa Ulss, quello della cute. Una malattia che qui ha preso piede non solo per il lato cosiddetto turistico (c’è il mare e l’esposizione al sole non sempre viene effettuata in maniera corretta), ma soprattutto per quello di tipo professionale (orticoltura e pesca)”. “Lavoriamo – ha aggiunto – con i nostri professionisti e il volontariato per aumentare la cultura della prevenzione e del corretto comportamento al sole”.

Nessun commento:

Posta un commento